La caratteristica essenziale del Disturbo Algico è la presenza di dolore che risulta di gravità sufficiente per richiedere l’attenzione medica.
Alla base del Disturbo Algico deve esserci un fattore psichico scatenante che agisce sulla gravità, sull’esacerbazione o il mantenimento del dolore.
Il dolore causa un disagio significativo e una menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti della vita dell’individuo e non è intenzionalmente prodotto o simulato.
La durata del dolore può essere inferiore a 6 mesi e, quindi, essere Acuto o perdurare per più di 6 mesi e, quindi, diventare Cronico.
Gli esempi di menomazione dovuta al dolore comprendono: l’inabilità al lavoro o a frequentare la scuola; il ricorso frequente ai servizi sanitari, in quanto il dolore diviene la preoccupazione principale nella vita del soggetto; l’uso sostanzioso di medicinali; problemi relazionali, come il disaccordo coniugale e lo sconvolgimento del normale stile di vita della famiglia.
Il Disturbo Algico si può presentare in associazione con fattori psicologici o con una condizione medica generale.
Il dolore può sconvolgere gravemente vari aspetti della vita quotidiana. Disoccupazione, invalidità e problemi familiare si incontrano frequentemente tra gli individui con forme croniche di Disturbo Algico.
Si possono sviluppare Dipendenza o Abuso di oppiacei o di Benzodiazepine. È importante, per evitare il rischio di Dipendenza o Abuso di sostanze, che al paziente vengano prescritti i farmaci da un unico medico piuttosto che da fonti multiple. La Dipendenza e l’Abuso di Sostanze possono complicare il decorso del disturbo.
I soggetti con dolore acuto ricorrente o con dolore cronico sono talora convinti che esiste da qualche parte un medico che possiede la “giusta cura” per il dolore e può succedere che spendano considerevoli quantità di tempo e di denaro alla ricerca di qualcosa di irraggiungibile. Gli operatori del servizio sanitario possono inconsapevolmente giocare un ruolo nel favorire questo comportamento.
Il dolore può portare a inattività e isolamento sociale, il che a sua volta può causare, problemi psicologici aggiuntivi o una riduzione della resistenza fisica, che porta stanchezza e dolori addizionali.
Il Disturbo Algico si associa spesso ad altri disturbi mentali, come Disturbi dell’Umore, Disturbi d’Ansia e a vari problemi del Sonno quali l’Apnea Ostruttiva o il Mioclono Notturno, cioè contrazioni muscolari involontarie.
La maggior parte dei Dolori Acuti si risolvono in periodi di tempo relativamente brevi, mentre, vi è una grande varietà riguardo all’esordio del Dolore Cronico. Sembra, infatti, che quanto più lunga è la durata del Dolore Acuto, tanto più facilmente diventa Cronico e persistente.
Nella maggior parte dei casi, il dolore è presente da molti anni rispetto al momento in cui il soggetto giunge all’attenzione dello specialista di salute mentale.
Fattori importanti che sembrano influenzare il recupero dal Disturbo Algico sono:
- La consapevolezza del soggetto riguardo al dolore
- La rinuncia a tentativi infruttuosi di controllare il dolore
- La partecipazione ad attività regolarmente previste, come il lavoro nonostante il dolore
- Il grado di riduzione del dolore
- Il riconoscimento ed il trattamento di disturbi mentali in associazione
- L’adattamento psicologico alla malattia cronica
- Il non consentire che il dolore diventi il fattore determinante nel proprio stile di vita.