Disturbi Sessuali

La Sessualità rappresenta uno dei più articolati e complessi comportamenti istintuali dell’uomo.

Collocata tra natura e cultura, fa riferimento a disposizioni genetiche-ereditarie e alle vicissitudini della storia maturativa, biopsicosociale, personale dell’individuo.

Va, pertanto, tenuto conto dei numerosi fattori che concorrono ai comportamenti sessuali e alle sue patologie come: fattori biologici, psicologici, le relazioni interpersonali, le circostanze della vita, la cultura e il livello di civiltà.

La vita sessuale è sempre stata avvolta da pregiudizi, norme culturali e timori che ne hanno ostacolato e ne condizionano, in parte ancora oggi, lo studio e la conoscenza.

La scienza che studia la vita sessuale dell’uomo e i suoi problemi si chiama Sessuologia.

Fu merito di Freud l’aver affrontato il problema della sessualità, attribuendole, attraverso la scoperta delle sue origini nell’infanzia, il significato di motore principale della nostra vita e giungendo a dimostrare i rapporti tra i disturbi sessuali e la sessualità normale.

La Sessualità va, quindi, inquadrata nel contesto globale della personalità di un individuo.

Essa dipende da 4 fattori, collegati tra di loro e conosciuti nell’insieme come Fattori Psicosessuali:

  • IDENTITÀ SESSUALE
  • IDENTITÀ DI GENERE
  • ORIENTAMENTO SESSUALE
  • COMPORTAMENTO SESSUALE

Per Identità Sessuale si intende la qualificazione sessuale di un individuo che deriva dalle sue caratteristiche sessuali biologiche, vale a dire: i cromosomi, i genitali esterni, le gonadi, il quadro ormonale e i caratteri sessuali secondari.

L’Identità di Genere riguarda la sensazione intima, profonda e precoce di essere un uomo o una donna. Essa esprime la presenza delle strutture mentali interne di mascolinità e femminilità acquisite nel corso di una fase precoce dello sviluppo infantile, che derivano a loro volta da un’intrinseca interrelazione tra: le attitudini dei genitori, l’educazione ricevuta, l’ambiente socio-culturale in cui si è vissuti e le caratteristiche del sesso biologico. 

Correlata all’Identità di Genere c’è l’Identità di Ruolo o Ruolo di Genere, che è tutto l’insieme dei comportamenti e delle attitudini considerati propri dei maschi e delle femmine. Essa indica la capacità di agire, in un contesto socio-culturale, conformemente a questa identità. Non è definita alla nascita ma costruita con il tempo; esprime l’adattamento al ruolo sociale di genere ed, essendo in relazione sia con fattori biologici sia con fattori psicosociali, appare certamente suscettibile di modificazioni.

Di solito c’è una concomitanza tra Identità di Genere e di Ruolo ma esiste anche la possibilità di un’opposizione tra queste due forme di identità, con individui che pur sentendosi appartenenti al proprio sesso biologico, vivono, si vestono e si comportano come se appartenessero all’altro sesso.

L’Orientamento Sessuale definisce l’oggetto degli impulsi sessuali di una persona, che può essere: Eterosessuale, Omosessuale, Bisessuale.

Il Comportamento Sessuale, in ultimo, riguarda le modalità psicofisiologiche della risposta sessuale e comprende gli atteggiamenti psicologici verso la sessualità e gli atteggiamenti verso il proprio partner sessuale.

I Disturbi Sessuali sono caratterizzati da una anomalia del processo del “Ciclo di Risposta Sessuale”, o da dolore associato al rapporto sessuale e causano un notevole disagio e difficoltà interpersonali.

Il Ciclo della Risposta Sessuale può essere diviso in 4 fasi e il Disturbo Sessuale o la Disfunzione Sessuale può intervenire in una di queste:

Desiderio: consiste in fantasie o pensieri sull’attività sessuale e nel desiderio di praticare un’attività sessuale. Si intende il livello generale di interesse alla sessualità che ha una persona. Si riferisce alla ricerca di occasioni sessuali, alla ricorrenza di pensieri o fantasie sessuali e alla frequenza dell’attività sessuale intesa, sia come masturbazione che attività sessuale con un partner. Il livello del Desiderio Sessuale è diverso nei due sessi e dipende da diversi fattori legati alla natura della relazione, all’età, all’atteggiamento verso la sessualità e allo stato ormonale.

Eccitazione: consiste in una sensazione soggettiva di piacere sessuale e dalle modificazioni fisiologiche associate. L’eccitazione sessuale avviene in risposta alla stimolazione sessuale che può essere di diverso tipo, dalla fantasia alla stimolazione fisica. I cambiamenti fisiologici sono diversi tra i sessi: nel maschio, si presenta la tumescenza del pene e l’erezione; nella donna, la vasocongestione pelvica, la lubrificazione interna e la tumescenza dei genitali.

Orgasmo: consiste in un picco di piacere sessuale intenso che può variare moltissimo di intensità da un’occasione all’altra. L’aumento della tensione sessuale porta a contrazioni ritmiche muscolari e degli organi riproduttivi: nell’uomo, vi è la sensazione di inevitabilità dell’eiaculazione, seguita dall’emissione di sperma; nella donna, vi sono contrazioni ritmiche non sempre percepite soggettivamente.

Risoluzione: Questa fase consiste in una sensazione di rilassamento muscolare e di benessere generale. La durata di questa fase dipende da vari fattori come: la durata del ciclo sessuale, l’età, eventuali gravidanze avute, ecc. Durante questa fase gli uomini sono fisiologicamente refrattari ad ulteriori erezioni ed eiaculazioni per un periodo variabile di tempo, da pochi minuti a molte ore ed, il tempo, aumenta con l’età. Al contrario, le donne sono in grado di avere più di un orgasmo senza perdere l’eccitazione ma il numero di orgasmi può non avere nessuna relazione con il loro soddisfacimento sessuale. Una donna può non provare nessun orgasmo e raggiungere invece un alto grado di eccitazione sessuale e di piacere. L’importanza di raggiungere l’orgasmo è diversa tra i sessi e dipende anche da fattori culturali oltre che fisiologici.

La fase della risoluzione è molto importante nelle relazioni sessuali perché, mentre le fasi dell’eccitazione e dell’orgasmo sono spesso esperienze strettamente personali, la fase della risoluzione è il momento in cui la coppia può condividere le proprie sensazioni e provare uno straordinario senso di vicinanza. Al contrario, se i partner si separano immediatamente, questo può essere vissuto come un rifiuto e offuscare l’intensità dell’esperienza sessuale.

I Disturbi Sessuali possono verificarsi in una o più di queste fasi e possono essere Permanenti, se la disfunzione sessuale è presente fin dall’inizio dell’attività sessuale o, viceversa, Acquisiti se si sviluppano dopo un periodo di normalità.

Possono, altresì, manifestarsi in modo Generalizzato, cioè con qualsiasi partner ed in ogni situazione o Situazionale, cioè quando la disfunzione sessuale si verifica soltanto con alcuni partner o in una particolare situazione.

I Disturbi Sessuali sono:

  • DISTURBO DA DESIDERIO SESSUALE IPOATTIVO
  • DISTURBO DA AVVERSIONE SESSUALE
  • DISTURBI DELL’ECCITAZIONE SESSUALE FEMMINILE
  • DISTURBO MASCHILE DELL’EREZIONE
  • DISTURBO DELL’ORGASMO FEMMINILE
  • DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE
  • EIACULAZIONE PRECOCE
  • DISTURBI DA DOLORE SESSUALE: DISPAREUNIA  e VAGINISMO
  • DISFUNZIONE SESSUALE DOVUTA A CONDIZIONI MEDICHE GENERALI

Tra i Disturbi Sessuali vengono elencati anche le PARAFILIE e i DISTURBI DELL’IDENTITÀ DI GENERE che verranno trattati separatamente.

CAUSE

La Sessualità sia maschile che femminile può essere alterata da numerosi fattori morbosi sia psichici quali depressione, ansia, stress, affaticamento, sia di ordine somatico.

L’intensità e la qualità della Reazione Sessuale variano considerevolmente in base all’età ed in modo diverso per gli uomini e per le donne. L’uomo ha il culmine della sua reattività intorno ai 18 anni e successivamente andrebbe incontro ad una progressiva attenuazione. Le donne arriverebbero, invece, all’ottimizzazione della loro reattività sessuale alla fine dei 30 anni e all’inizio dei 40, con una attenuazione successiva meno marcata rispetto ai maschi.

Alla base però, dei Disturbi Sessuali, ci sarebbe un conflitto inconscio dovuto ad esperienze infantili critiche o non risolte. Inoltre, in base alle nostre esperienze, potremmo mettere in atto reazioni condizionate specifiche, che si associano negativamente ad un comportamento di tipo sessuale. Sommato a questo, sotto un punto di vista relazionale, si possono trovare transazioni patologiche all’interno della relazione di coppia, che creano un Ambiente Sessualmente Distruttivo.

Forse, con un Approccio più Integrato, potremmo dire che i Disturbi Sessuali sono dovuti sia a cause remote o profonde, che a cause immediate, che coesistono in un reciproco equilibrio dinamico.

Le cause immediate delle Disfunzioni Sessuali compromettono la reazione sessuale durante un comportamento sessuale e si sviluppano all’interno di un ambiente antierotico di coppia che si rivela distruttivo per la sessualità di uno o entrambi i partner.

Affinché avvenga un buon funzionamento sessuale, il soggetto deve essere in grado di abbandonarsi all’esperienza che sta vivendo, cioè deve saper “mollare gli ormeggi“.

Cause particolari di ansia e difese contro questo abbandono possono essere:

  • Incapacità o addirittura riluttanza della coppia ad impegnarsi in un comportamento sessuale efficace per entrambi
  • Paura dell’insuccesso, aumentata dall’urgenza della prestazione o analogamente eccessiva preoccupazione di dare piacere al proprio partner, preoccupazione radicata nel timore di essere rifiutati
  • Tendenza a creare difese di stampo intellettuale contro il piacere erotico
  • Incapacità di comunicazione vera e aperta da parte di uno o entrambi i partner, spesso, per senso di colpa nei confronti dei propri autentici desideri

Le cause più profonde fanno riferimento ai processi inconsci. Quando il sesso diventa l’oggetto di una situazione conflittuale inconscia, i desideri non possono che essere contrastati fino a essere negati o trasformati in sintomi nevrotici. Il meccanismo responsabile della formazione dei sintomi sessuali, secondo Freud, è l’attivazione nel corso dell’esperienza sessuale adulta, di conflitti edipici infantili non risolti, ad esempio, la paura di castrazione che agisce impedendo o rendendo insufficiente l’erezione. Una educazione familiare rigida e repressiva o colpevolizzante rispetto agli aspetti infantili della sessualità può essere all’origine di questi conflitti infantili non risolti.

Infine, i problemi sessuali non sono sempre ed esclusivamente l’espressine di una conflittualità intrapsichica, ma possono derivare dal rapporto di coppia, cioè nel sistema relazionale si può strutturare con caratteristiche patologiche. Possono evidenziarsi, infatti, già nei primi incontri con una coppia conflittuale che chiede una terapia, aspetti di rifiuto, distanza eccessiva, falsa disponibilità, aggressività, sfiducia da parte di uno nei confronti dell’altra o reciproca senza che i due partners ne siano consapevoli o lo siano solo parzialmente. Tali contesti possono causare difficoltà sessuali a volte  con il significato di un vero e proprio “sabotaggio” sessuale.