Disturbo di Somatizzazione

Il Disturbo di Somatizzazione o Sindrome di Briquet è caratterizzato da insistenti lamentele relative a sintomi somatici fisici, multipli e ricorrenti, che si protraggono per anni, tra i quali:

  • Quattro Sintomi Dolorosi
  • Due Sintomi Gastrointestinali
  • Un Sintomo Sessuale o Riproduttivo
  • Un Sintomo Pseudo-neurologico

Tutti i sintomi sopra elencati devono essere riscontrabili in qualche momento nella storia del corso del disturbo.

I Sintomi dolorosi devono riferirsi ad una storia di dolore riferita ad almeno quattro localizzazioni somatiche o funzioni, per esempio: testa, addome, schiena, articolazioni, arti, torace, retto, dolori mestruali, dolori nel rapporto sessuale o durante la minzione.

I Sintomi Gastro-Intestinali possono riguardare oltre al dolore, la nausea, meteorismo, vomito non in gravidanza, diarrea, oppure intolleranza a vari cibi diversi.

Il Sintomo Sessuale o Riproduttivo, oltre al dolore deve riguardare, ad esempio: indifferenza sessuale, disfunzioni dell’erezione o della eiaculazione, cicli mestruali irregolari, eccessivo sanguinamento mestruale, vomito durante la gravidanza.

Il Sintomo Pseudo-Neurologico deve riguardare una condizione neurologica non limitata al dolore come: sintomi di conversione, alterazioni della coordinazione o dell’equilibrio, paralisi o ipostenia cioè indebolimento muscolare o nervoso, difficoltà a deglutire o nodo alla gola, mancamenti, afonia, ritenzione urinaria, cecità, sordità ecc.

Dopo le dovute indagini, ciascuno dei su elencati sintomi, non possono essere spiegati da una condizione medica generale conosciuta, o da effetti di una sostanza, droga o medicinali.

Quando fosse presente una condizione medica generale collegata, le lamentele fisiche o la menomazione sociale o lavorativa che ne deriva, risultano sproporzionate rispetto a quanto ci si dovrebbe aspettare dalla storia, dall’esame fisico e dai referti di laboratorio.

Una lamentela viene considerata significativa se porta a trattamenti medici o se causa significativa menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre importanti aree della vita dell’individuo. 

Infine, i sintomi non sono prodotti intenzionalmente o simulati.

I soggetti col Disturbo di Somatizzazione di solito descrivono i loro malanni in termini coloriti, esagerati. Essi spesso richiedono il trattamento a numerosi medici nello stesso tempo, il che può portare a combinazioni di trattamenti complicati e talora rischiosi.

Rilevanti possono essere anche i sintomi ansiosi e dell’umore depresso e possono costituire la ragione per cui giungono all’osservazione psicologica. Possono presentarsi comportamenti impulsivi o antisociali, minacce e tentativi di suicidio e disaccordo coniugale. Le vite di questi soggetti, in particolare quelli con Disturbo di Personalità associati, sono spesso altrettanto caotiche e complicate delle loro storie mediche.

L’uso frequente di medicinali può portare ad effetti collaterali e a disturbi collegati a sostanze. Questi soggetti si sottopongono a numerose esami medici e procedure diagnostiche, interventi chirurgici e ricoveri, il che espone la persona al rischio collegato a queste procedure. 

Si associano al Disturbo di Somatizzazione  il Disturbo Depressivo Maggiore, il Disturbo di Panico e i Disturbi Collegati a Sostanze e i Disturbi di Personalità: Istrionico, Borderline e Antisociale.

Il disturbo di Somatizzazione esordisce prima dei 25 anni e ha un decorso cronico ma fluttuante che raramente presenta remissioni complete.

Il Disturbo di Somatizzazione è di per sé poco accessibile al trattamento psicofarmacologico e psicoterapeutico per le difficoltà da parte del paziente di accedere alla dimensione psicologica del disturbo.

Sono trattabili, invece, le conseguenze depressive o ansiose che si possono presentare nel disturbo.

Il primo presidio terapeutico è il medico di medicina generale curante che può limitare il ricorso alle continue richieste diagnostiche strumentali, l’abuso di farmaci e il cambio di terapia, che sappia contenere le angosce del paziente pur prendendo nella dovuta considerazione i sintomi somatici.